Cari lettori, iniziamo il mese di febbraio con la prima recensione del 2022. Ed è un inizio speciale, perché oggi vi parlerò di una duologia che mi ha rapito il cuore, mi ha conquistata dalle primissime pagine e mi ha fatto innamorare dei suoi personaggi. Sto parlando de Il Sognatore e La Musa degli Incubi, due libri scritti dall’autrice Laini Taylor, una signora dai fluenti capelli fucsia che mi è stata simpatica fin dal primo sguardo, e che ho iniziato a stimare profondamente appena ho letto il prologo del primo libro. Queste sono state le mie prime letture della Taylor, quindi non so se l’idea che mi sono fatta di lei sia corretta (ma recupererò presto gli altri suoi romanzi), ma basandomi sulla duologia di Lazlo Strange sono rimasta letteralmente incantata dal suo modo di scrivere e dalla sua fantasia incredibile, che l’ha portata a creare un mondo originale e affascinante. Ora mettetevi comodi, perché vi spiegherò cosa mi ha fatto innamorare di questi libri e perché secondo me tutti coloro che amano la fantasia dovrebbero recuperarli.


La trama
È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un’esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell’oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un’ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l’opportunità di vivere un’avventura dalle premesse straordinarie.
La recensione
Da dove iniziare per riuscire a spiegarvi quanto Il Sognatore sia un libro assolutamente delizioso. Fin dalle primissime pagine non ho potuto che rimanere incantata dal protagonista, Lazlo Strange, un ragazzo che ha dedicato tutta la sua esistenza all’amore per i libri, alla passione per l’immaginazione, al sognare ad occhi aperti, anche quando tutti quanti lo emarginavano per questo. E come non affezionarsi anche alla dolce Sarai, di cui non voglio raccontare troppo per non rovinare la sorpresa. Laini Taylor è bravissima ad intrecciare le loro storie, anche se all’inizio non sembrerebbe per niente così: i capitolo alternano il punto di vista di Lazlo e quello di Sarai, e inizialmente non sembrano essere collegati in nessuno modo. Ma poi tutto cambia, e l’incastro narrativo diventa ancora più affascinante. Altro grande punto di merito del libro, per me, è la meravigliosa scrittura della Taylor, che è evocativa ma senza essere confusionale, onirica nel modo giusto ma perfettamente scorrevole, leggera ma intrigante. Il Sognatore è uno di quei libri da cui non riuscivo mai a staccarmi, di quelli che ti fanno venire voglia di finirli subito ma anche di leggerli piano, perché non vorresti mai che quella storia finisse. La Musa degli Incubi, il secondo capitolo della saga, è altrettanto ben scritto, anche se si perde un po’ l’atmosfera sognante del primo volume per via dell’avanzamento di trama. Nonostante questo però ci sono dei misteri da risolvere dopo il gran finale a sorpresa del primo libro, e questo è un motivo sufficiente per rimanere incollati alle pagine del libro fino alla fine. Personalmente ho amato molto anche il wordbuilding, che ho trovato sfaccettato e originale, e mi è piaciuto molto come la Taylor abbia inserito delle tematiche attuali senza perdere il tocco fantastico. Ho amato soprattutto il modo in cui ha trattato il tema del razzismo e dell’odio razziale, costringendoci a metterci nei panni degli apparenti “cattivi” per capire come a volte, per chi consideriamo il nostro mostro personale, il nemico potremmo essere noi.
Se amate la fantasia e l’immaginazione nella loro accezione più magica, se siete innamorati dei libri e credete nel potere dei sogni proprio come Lazlo Strange, Il Sognatore è il libro che fa per voi. Laini Taylor, più che scrivere un libro, dipinge un bellissimo quadro pieno di colori e intriso di magia, dove trasportare il lettore che vuole sognare a occhi aperti. Preparatevi a innamorarvi di Lazlo e Sarai, e di rimanere incantati davanti a un mondo incredibile dove anche un orfano con il naso rotto da un libro di favole può diventare qualcuno, e dove la capacità di immaginare è un potere ancora più grande della vera magia. Buona lettura!
