Ogni stagione ha la sua magia, ma bisogna ammetterlo: nell’autunno c’è qualcosa di particolarmente speciale e magico. Perché non può essere che magia il modo in cui le foglie degli alberi mutano dal verde a un’esplosione di arancio, rosso, giallo e ocra. L’autunno alpino, con i larici che si trasformano in una cascata d’oro, di rame e di bronzo, è una delle cose più belle che abbia visto in vita mia. Ma le Alpi e le Dolomiti in questo momento sono fuori dalla mia portata, quindi sono andata a cercare un po’ di foliage nella zona in cui abito. E l’ho trovato in tutta la sua gloria a Campaegli, località montana a pochi chilometri da Roma dove i boschi sono ricchi di diverse specie di alberi, che si traduce in una varietà di colorazioni autunnali incredibili.
“I’m so glad I live in a world where there are Octobers.”
― L. M. Montgomery, Anne of Green Gables
Dove siamo e come arrivare
La località di Campaegli è una piccola frazione montana che fa parte del territorio del comune di Cervara di Roma, caratteristico borgo arroccato su uno sprone roccioso nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, ai confini tra Lazio e Abruzzo. Grazie a una strada che si snoda nei boschi e tra le rocce si raggiunge l’altopiano, completamente selvaggio se non per alcuni residence e delle magnifiche baite in legno e pietra, alcune in affitto altre di proprietà privata. Al centro della piana si snoda una strada sterrata da cui partono diversi percorsi per escursioni a piedi, in bici o a cavallo, mentre d’inverno si trasforma in un apprezzato percorso di sci di fondo. Per raggiungere Campaegli bisogna prendere l’autostrada A24 e uscire presso Vicovaro Mandela. Da lì si seguono le indicazioni per Cervara di Roma e, poco prima dell’ingresso del borgo, si svolta a destra per prendere la strada panoramica che conduce alla piana di Campaegli.
“Life starts all over again when it gets crisp in the fall.”
— F. Scott Fitzgerald, Il Grande Gatsby
Perché andarci in autunno
La caratteristica più particolare di Campaegli è sicuramente la varietà della sua vegetazione, ricca e incontaminata: nei suoi boschi fitti, infatti, si trovano specie come lecci, faggi, querce e betulle, e ancora ginepri e abeti rossi. Proprio questa varietà rende la località laziale perfetta per la stagione autunnale, perché ogni tipologia di albero assume una sfumatura di colore diversa, e questo rende il bosco un tripudio di sfumature dal giallo più chiaro al rosso più scuro. In particolare, i punti che ho trovato più belli sono le curve della strada che porta alla piana, dove gli alberi sono così fitti da creare un affascinante tetto naturale multicolore. Sarei rimasta ore a osservare ogni minuscola fogliolina e tutte le impossibili colorazioni che ognuna assume: trovarsi lì è stata una vera e propria magia, non sembrava nemmeno più di trovarsi in Italia, ma sembrava di essere in una di quelle cartoline del mitico New England americano. Come se non bastasse, l’aera di Campaegli è famosa per la sua ricchezza faunistica, che comprende cinghiali, lupi e cervi. Proprio andando via la sera in cui ho scattato queste foto, ho avuto un incontro ravvicinato con un magnifico cervo che brucava tranquillo lungo la strada: un’esperienza completamente pregna di magia.
Quali sono i vostri luoghi preferiti per vedere il foliage autunnale, nella zona in cui vivete? Fatemelo sapere nei commenti, così posso cercare nuovi spunti per trovare nuovi boschi magici da esplorare il prossimo autunno.
